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L’enigmatico Macron, il caso Szájer ed i vaccini inglesi

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Per inquadrare un leader politico, soprattutto uno dei più esposti al mondo, analisti e osservatori ci mettono al massimo qualche mese. A più di tre anni dalla sua elezione, invece, Emmanuel Macron resta in gran parte un enigma.

Non siamo i soli ad avere questa sensazione. L‘intervistona che vi avevamo segnalato nello scorso numero, uscita sulla rivista le Grand Continent, è stata interpretata in maniera esattamente opposta da due giovani e brillanti commentatori italiani che seguono le cose francesi, Raffaele Alberto Ventura e Lorenzo Castellani. Su Domani, Ventura ha segnalato una svolta progressista di Macron, che parlando con le Grand Continent aveva messo bene in chiaro il superamento del neoliberalismo economico. Su Panorama, Castellani nota invece in Macron una trasformazione: da leader «progressista» a «espressione di un nuovo conservatorismo sociale», quasi «sovranista». Entrambi usano ottimi argomenti e citano diversi brani dell’intervista. E quindi?

Macron è sempre stato molto bravo a modulare il suo messaggio a seconda del pubblico che ha davanti, e a fare dichiarazioni che possano essere intese in un certo senso, ma anche in un altro. «Il presidente fa marketing politico», ha detto a franceinfo Anne-Claire Ruel, che insegna comunicazione politica alla Sorbona. Ma ormai è evidente che la sua strategia non si limita alla comunicazione.

A quale Macron dobbiamo credere? A quello che promuove e difende la nuova legge che impedisce di filmare i poliziotti in servizio e che nomina un ministro dell’Interno di destra, oppure a quello che reagisce «furioso» al pestaggio di Michel Zecler, ed esige la sospensione dei poliziotti responsabili? A quello che propone il cosiddetto Recovery Fund e spinge per un’Europa sempre più integrata, oppure a quello che conduce una politica estera con una rivendicata autonomia, soprattutto in Nord Africa e Medio Oriente? A quello che chiede ai leader civili e religiosi islamici di far evolvere l’Islam, o a quello che sostiene non sia corretto criticare le esecuzioni di massa del governo egiziano?

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