A cura di @Uqbal.

La più antica biblioteca del mondo ancora in attività è quella del monastero di S. Caterina presso il monte Sinai, in perfetta continuità storica dai tempi di Giustiniano I, che il monastero l’ha fondato e sostenuto.

Questa incredibile istituzione culturale contiene la collezione di codici più grande del mondo dopo quella vaticana ed alcuni dei suoi testi risalgono al IV secolo d.C. Non mancano nemmeno le icone, alcune delle quali sono antichissime e preziosissime, fortunosamente sfuggite come sono all’iconoclastia che ha periodicamente inflitto gravi perdite al patrimonio artistico bizantino.

In tutto questo, la novità è che la UCLA Library ha intenzione di digitalizzare tutte le opere della biblioteca.

The impressive collection also includes a range of works composed in Syriac, which in itself pertains to a literary language derived from an eastern Aramaic dialect. The Syriac-based literature entail specimens like a 5th century copy of the Gospels, a copy of the Lives of Women Saints (from 779 AD), and a copy of the Apology of Aristides (the original Greek version is still lost). These are further complemented by other Arabic manuscripts from early middle ages, including the copy of the Ashtiname of Muhammad, in which the Islamic prophet is claimed to have vouched for offering his protection to the monastery.

Immagine da Wikimedia.