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La collezione d’avant-garde sovietica nel deserto dell’Uzbekistan [EN+IT]

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A cura di @All Goodly Sports (modificato).

Un articolo del New York Times e uno di Asia Blog parlano del Museo dell’Arte Proibita di Nukus, che ospita la collezione di Igor Vitalyevich Savitsky, pittore, collezionista, antropologo ed archeologo sovietico, oggetto nel 2010 del documentario The Desert of Forbidden Art. Un video di RadioFreeEurope/RadioLiberty ci dà una breve introduzione al museo di Nukus.

Negli anni 50 Savitsky si trasferì a Nukus, capitale della Repubblica Autonoma del Karakalpakstan in Uzbekistan. Negli anni 50 e 60, Savitsky creò una vasta collezione di manufatti ed opere d’arte locali, e nel 1966 divenne direttore di un museo ad essa dedicato. In seguito cominciò, con rischio personale, a collezionare opere dell’avant-garde sovietica di autori spesso messi al bando nel periodo stalinista. La collezione Savitsky del museo di Nukus è la seconda collezione di avanguardia sovietica per estensione (superata da quella del Museo Russo di San Pietroburgo). Dopo decenni di oscurità il museo di Nukus è diventato un’attrazione turistica che ogni anno richiama decine di migliaia di turisti.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il volume “Homage to Savitsky” a cura del Museo d’Arte del Karakalpakstan (ISBN-10: 3897904306).

Immagine da Wikimedia.


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