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La convivenza fra uomini ed orsi in Italia e Giappone

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Due notizie dal mondo dei grandi plantigradi e della convivenza in un ambiente antropizzato.

Su The Mainichi, Ryuko Tadokoro spiega come una produzione di ghiande sotto le aspettative ha aumentato il rischio di vedere orsi nei centri abitati:

Nelle annate con raccolti ridotti, è più probabile che gli orsi compaiano negli insediamenti umani. Il numero di avvistamenti e apparizioni di orsi nella prefettura tra settembre e dicembre, quando le ghiande sono la loro principale fonte di cibo, è stato di 36 nel 2015, quando c’è stato un buon raccolto, rispetto a 316 nel 2023, quando c’è stato un raccolto scarso come quest’anno.

Quest’anno sono già stati segnalati danni. A maggio, due persone sono rimaste gravemente ferite quando un orso è entrato in una casa nella città di Annaka. A fine settembre, nella città di Minakami si è verificata una serie di ferite, tra cui quella di una persona che stava facendo una passeggiata, graffiata da un orso.

Su Open invece il risultato di un recente referendum consultivo tenuto in val di Sole:

Per il 98,58% dei votanti (7.731) la presenza di orsi e i lupi in valle di Sole, nella val di Pejo e in val di Rabbi (Trentino) è «un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali». Lo hanno deciso i cittadini che ieri, domenica 27 ottobre, si sono recati alle urne  per esprimersi su un quesito formulato da un comitato nato dopo la morte di Andrea Papi, il 26enne ucciso dall’orso JJ4 il 5 aprile 2023. La consultazione popolare era puramente consultiva: le regole per la gestione dei grandi carnivori sono suddivise tra Trento, Roma e Bruxelles, e non sono di competenza della Comunità di valle, scrive il Corriere della Sera. Ma si tratta certamente di un segnale politico, come ha sottolineato il presidente della Comunità di Valle, Lorenzo Cicolini.


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