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La crisi della sinistra in Europa

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Uno spettro si aggira per l’Europa: la crisi della sinistra. Nelle ultime elezioni spagnole le forze di sinistra, sia pure di poco, non hanno vinto, quelle italiane e greche hanno perso, la SPD tedesca è in difficoltà… Filippo Veltri, giornalista e studioso, fra le altre cose, del movimento operaio, cerca di tratteggiare in maniera analitica i motivi di questa crisi, riconducela a quattro cause principali. Sul tema, inoltre, è recentemente uscito un numero della rivista “Il Mulino”.

Innanzitutto, spiega Veltri, è finito il modello di produzione fordista, centrato sulla fabbrica, dove si creava una coscienza collettiva di classe. Nel frattempo, è accelerato il cosiddetto processo di “individualizzazione sociale”, che ha separato i singoli individui dai propri gruppi di appartenenza, rendendoli quindi più liberi di scegliere, ma anche potenzialmente più vulnerabili e isolati. La globalizzazione, anche se ha offerto nuove opportunità ad alcune persone, ha suscitato il contraccolpo di tutti coloro che non sono riusciti ad adattarsi ai nuovi cambiamenti, creando insicurezza e richieste di soluzioni “facili” di difesa e chiusura. Infine, i nuovi mezzi di comunicazione hanno reso obsolete le vecchie strutture dei partiti di massa, e personalizzato la politica. Tutti questi cambiamenti hanno travolto le forze di sinistra, che “hanno smesso di interpretare un progetto di cambiamento politico”, e ora si trovano in una situazione di stallo.

Al di là di ciò che è stata, la sinistra in Europa non può non ripartire dalle questioni che interrogano il conseguimento di più ampie condizioni di eguaglianza sostanziale a favore di tutti i soggetti che compongono e che contribuiscono a realizzare una medesima comunità politica. Per continuare a essere protagonista dei processi di trasformazione in atto, i partiti della sinistra (tutti) non possono non tornare a porsi con assillante preoccupazione la sfida dell’eguaglianza, nel tentativo di “rendere più eguali i diseguali”. Se la sinistra smetterà di svolgere questo compito non solo vedrà svalutata la propria funzione, ma andrà anche incontro a esiti non scontati quanto alla propria sopravvivenza.


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