A cura di @Qwerty.
Sulla base della sua esperienza di insegnante alle medie, Leonardo Tondelli riflette sulla commemorazione della Giornata della Memoria a scuola. Sono anni che media e insegnanti si sforzano di far conoscere la Shoah agli studenti, principalmente attraverso testi e film incentrati sull’esperienza di vittime bambini e adolescenti. Lo scopo è chiaro, fare leva sull’empatia dei ragazzi per vittime simili a loro. Eppure, riflette Tondelli, questo approccio è forse controproducente. È facile sentirsi vittime: ma se lo scopo delle commemorazioni è fare in modo che la persecuzione non avvenga mai più, allora dovremmo prestare più attenzione ai carnefici, perché sono le loro azioni che dobbiamo sforzarci di non ripetere. “La Giornata non è stata istituita per farci sentire buoni, ingenui e oppressi. La Giornata serve a ricordarci che dentro di noi c’è anche la possibilità di diventare oppressori, torturatori, assassini”.
Immagine da Flickr – Città di Parma.
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