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La lista della spesa. Anticipazioni del libro di Carlo Cottarelli sulla spesa pubblica Italiana

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A cura di @LowResolution.

 

Carlo Cottarelli è stato nominato Commissario Straordinario alla Spesa Pubblica (la cosiddetta “Spending Review”) nel 2013 dal Governo Letta. Nel corso di un anno ha scavato nei segreti dei conti pubblici alla ricerca di spechi e inefficienze da tagliare. Purtroppo Cottarelli è stato licenziato senza troppi complimenti nell’Ottobre 2014 da Renzi, è tornato al FMI, e da allora in tanti si chiedono cosa abbia scoperto e perché di tagli ancora non se ne veda traccia.

Tra pochi giorni forse troveremo tutte le risposte in un libro di Feltrinelli “La lista della spesa”. Sergio Rizzo sul Corriere ci fornisce qualche anticipazione secondo cui la situazione è oltre ogni previsione pessimistica. Preparatevi una buona scorta di Maalox.

Sapete quante erano alla fine del 2012 le sole sedi territoriali dei ministeri? Circa 5.700. Numero al quale si devono però aggiungere 3.900 uffici di enti vigilati dai ministeri. Per un totale di 9.600. Senza però che in quelle quasi 10 mila sedi del solo Stato centrale, per capirci una ogni 6.250 italiani, siano comprese le migliaia di caserme della polizia e dei carabinieri.

Il fatto è, spiega Cottarelli, che lo Stato delle Regioni è ancora organizzato sul modello delle 110 Province (abolite?) con i loro 117 capoluoghi. Il ministero dell’Economia, per esempio, ha 103 commissioni tributarie, 102 comandi della Guardia di Finanza, 97 uffici dell’Agenzia delle Entrate, 93 Ragionerie territoriali dello Stato, 83 uffici delle Dogane. La Giustizia, oltre a tribunali e procure, ha 109 archivi notarili. Il Lavoro, 109 direzioni. L’Istruzione, 104 uffici scolastici e 108 sedi del Consiglio nazionale delle ricerche. L’Interno, 106 prefetture e 103 Questure. Il Corpo forestale dello Stato, vigilato dall’Agricoltura, ha 98 comandi locali. Il ministero dei Beni culturali, 120 soprintendenze e archivi di Stato. Lo Sviluppo economico vigila sulle 105 Camere di commercio, che a loro volta hanno 103 Camere di conciliazione.

Per non dire delle diseconomie allucinanti che un sistema pubblico così congegnato riflette negli acquisiti di beni e servizi. Ci sono 34 mila uffici che gestiscono ogni anno un milione 200 mila procedure: ciascun bando costa da 50 mila a 500 mila euro.

 

Immagine CC BY-ND 2.0 di UK in Italy da flickr


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