Su Il Giornale dell’Arte Elena Correggia parla di un’asta di oggetti che hanno fatto la storia dell’informatica.
Le straordinarie collezioni di Paul Allen tornano sotto i riflettori. Dopo il record ineguagliato di ben 1,6 miliardi di dollari ottenuti nel novembre 2022 dalla raccolta d’arte museale del co-fondatore di Microsoft, il lascito Allen fa nuovamente parlare di sé. Questa volta ad andare all’incanto sono alcuni pezzi storici dell’informatica delle origini, accanto ad alcuni documenti scientifici che saranno dispersi da Christie’s a New York il 10 settembre. Con il titolo «Pushing Boundaries», l’asta racconta alcune conquiste salienti della scienza e della moderna tecnologia, testimoniando al contempo lo spirito visionario e la capacità di «superare i limiti» della conoscenza che ha sempre ispirato l’attività di Allen come imprenditore. Fra i lotti di punta spicca una lettera del 1939 di Albert Einstein al presidente Roosevelt che segna di fatto l’inizio dell’era nucleare. Nella missiva lo scienziato cita gli efficaci esperimenti della Germania per produrre una reazione a catena nucleare con il potenziale per «la costruzione di bombe estremamente potenti» (la stima è 4-6 milioni di dollari). Saranno apprezzati dagli appassionati di «archeologia informatica» alcune pietre miliari della rivoluzione tecnologica del nostro tempo. Fra questi la collezione di Allen comprendeva anche pezzi storici della concorrenza.
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