A cura di @NedCuttle21(Ulm).
In una lunga conversazione pubblicata sul blog del collettivo Wu Ming, Mauro Vanetti, autore del libro La sinistra di destra, Wolf Bukowski, autore di La buona educazione degli oppressi, e il giurista Luca Casarotti discutono sull’evoluzione storica del pensiero politico della sinistra e di come questo si sia nel tempo lasciato contaminare dall’impianto ideologico della destra, proponendo nella seconda parte del dialogo un’analisi lessicale e giuridica del binomio sicurezza/decoro e della attuale retorica della contrapposizione tra diritti civili e diritti sociali.
Citando Loïc Wacquant, Wolf nel suo libro dice che nel ritiro dello Stato dalla regolazione dell’economia e dall’intervento sociale stanno le premesse dell’estensione del suo intervento penale e della sua regolazione autoritaria delle conseguenze delle disuguaglianze. Qualcuno potrebbe dire che ai ruoli “materni”, di cura, dello Stato si vanno sostituendo quelli “paterni”: punire, controllare, segregare, disciplinare. A questo sono funzionali l’offensiva contro le vite degli immigrati, la restrizione dei diritti civili per le minoranze, l’una e l’altra cosa talvolta dipinte come il recupero di un «vero socialismo», addirittura di una perduta ortodossia marxista (in realtà contraffatta), o, con un linguaggio più adatto al PD, come la nuova frontiera di un pensiero progressista moderno.
Così inquadrato, il gioco della classe dominante si fa più leggibile: per ogni milione di fondi tolti ai servizi sociali, al diritto alla casa, alle strutture per l’istruzione e il tempo libero dei giovani, il tuo comune spende cinquantamila euro in telecamere, cinquemila in panchine anti-bivacco, cinquecento in taser e spray al peperoncino per la polizia locale. I circenses li fanno buttando in pasto ai leoni quelli a cui hanno tolto il panem.
Gli manca solo un ingrediente: una sinistra addomesticata, pronta a dire che questa non è lotta di classe contro i proletari, ma a loro favore; meglio ancora: una sinistra che organizzi queste cose, che le promuova.
Immagine da pixabay.
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