Dopo anni di ritardi e mesi di trepidante attesa, il 25 dicembre scorso il James Webb Space Telescope (JWST) ha finalmente spiccato il volo.
Con i suoi 6.5 metri di apertura (2.7 volte quello di Hubble), il JWST nei prossimi anni grazie all’analisi dell’infrarosso potrà indagare gli oggetti nati poco dopo il Big Bang, appena 150 milioni di anni dopo la nascita dell’Universo. E questo potrà aiutarci a migliorare radicalmente le nostre conoscenze sui primi momenti dell’universo primordiale. Partito dalla Guyana francese su un razzo Ariane 5, il JWST nelle prossime settimane dovrà percorrere quasi un milione di chilometri fino a raggiungere il punto di Lagrange L2, dove la spinta gravitazionale del sole e della terra si equivalgono in modo da garantire al telescopio un’orbita sincrona sia intorno al sole che alla terra da dove scrutare senza disturbi le galassie lontane.
Durante il suo viaggio verso L2, il JWST dovrà compiere numerose e complesse manovre di apertura e di dispiegamento del suo specchio primario (il 7 gennaio, la prima ala dello specchio primario è stata estesa con successo) e specchio secondario (dispiegamento già confermato mercoledì 5 dalla NASA).
In questo pagina della NASA potete seguire in tempo reale tutte le delicate manovre che il telescopio sta eseguendo in questi giorni di viaggio verso L2.
Il problema principale di questa operazione è che, a causa della distanza dalla terra, nell’improbabile caso in cui qualcosa dovesse andare storto durante le operazioni di lancio e di apertura del telescopio, non avremo la possibilità di intervenire correggendo eventuali errori. Così successe nel 1990, dopo il lancio del telescopio Hubble. Ci si rese infatti conto di alcuni errori meccanici che compromettevano la qualità della immagini trasmesse. In quel caso fu possibile intervenire sul telescopio in orbita intorno alla terra e correggere gli errori. Nel caso del JWST questo non sarà possibile e eventuali problemi comporteranno la perdita di miliardi di dollari di investimenti e anni di ricerca scientifica, passata e futura, andranno in fumo.
That’s the risk we have to accept if we want to do this science
Una volta operativo il JWST ha già in programma per i prossimi mesi numerose ricerche scientifiche d’avanguardia che spazieranno dallo studio di galassie antiche e remote fino all’analisi dettagliata dei pianeti del nostro sistema solare. In questa pagina delllo Space Telescope Science Institute (STScI) potete trovare un riepilogo delle avveniristiche ricerche scientifiche in cui il telescopio sarà coinvolto nei suoi primi sei mesi di vita e attività.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.