È decisamente implausibile che ve ne siate accorti ma il 10 luglio è stato il giorno più corto dell’anno, per la precisione 1,36 millisecondi in meno delle 24 ore. Anche il 5 agosto si prevede un simile accorciamento temporale. Il fenomeno a dire il vero non è nuovo: dal 2020 si osservano rotazioni terrestri più rapide, soprattutto nei mesi estivi, un’anomalia definita «senza precedenti» dagli scienziati.
Ne parla, con toni che invero appaiono un po’ allarmisti, Annalisa Guglielmino su Avvenire, perché queste minuscole variazioni che non incidono sulla vita quotidiana, sono cruciali per la precisione di computer, satelliti e telecomunicazioni, il cui funzionamento è legato agli orologi atomici e al cosiddetto “Tempo universale coordinato”. Potrebbero esserci conseguenze tecnologiche simili a quelle temute, ma non verificatesi, con il millennium bug del 2000.


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