Su suggerimento di @Orgo.
Le tecniche dei “lab on chip”, sviluppate negli ultimi anni, permettono di riprodurre le analisi di laboratorio su scala molto piccola. In genere si basano sull’uso di un chip sul quale sono incisi dei canali microstrutturati e dei sensori chimici, e nel quale si effettuano automaticamente tutte le procedure di solito svolte in un laboratorio d’analisi, con qantità estremamente piccole di campione da analizzare.
Un lavoro recente ha permesso di creare, per mezzo di queste tecniche, un piccolo gadget (ancora in via di prototipo) che può essere collegato ad uno smartphone per dare, in 15 min, l’analisi della presenza di sifilide e HIV di una micro goccia di sangue. Tempi duri all’orizzonte, per i produttori di preservativi?
Immagine tratta da Wikipedia
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