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L’Alzheimer dei neutrini

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Puntata 502 con Giorgio e Marco ai microfoni. Giorgio ci parla della mappa del rischio del radon, gas nobile ma radioattivo che può fornire – se lo si lascia accumulare – una dose elevata al corpo umano, dose che va in sinergia positiva (cioè aumentando il rischio) se si è fumatori.

In esterna Anna intervista Micaela Zonta, dottoressa all’istituto di neuroscienze del CNR di Padova. Micaela e i suoi colleghi studiano le cause dell’Alzheimer e l’anno scorso hanno pubblicato un articolo molto interessante su Nature Communications dove riportavano i loro ultimi risultati riguardanti il ruolo degli astrociti, un tipo di cellule del cervello di cui non si parla mai abbastanza. Questo gruppo di ricerca ha scoperto che in un modello animale per l’Alzheimer gli astrociti non producono sufficienti ioni calcio ma se li si costringe a riprendere la produzione tipica, anche i neuroni circostanti riprendono l’attivita’ tipica di soggetti sani.

Dopo il triste siparietto comico, Marco ci parla di due preprint del 2003 e 2018 che ipotizzano l’uso dei fasci di neutrini come contromisura alle armi nucleari. Le nostre capacità tecnologiche non sono assolutamente a questo punto, ma è un esercizio interessante nel contesto dell’interazione radiazione materia e della fisica delle particelle.

La nuova puntata di Scientificast è su Spreaker


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