Al Museo Civico San Domenico a Forlì è aperta la mostra “L’arte della moda, L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968″.
La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula o promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo.
Harper’s Bazaar presenta l’esposizione, che coinvolge cento artisti e cinquanta couturier, in programma fino al 2 luglio 2023.
All’interno dello spazio culturale si cammina di stanza in stanza, un itinerario che ripercorre tre secoli, dall’Ancien Régime al secondo Novecento, fino ad arrivare a oggi. Il percorso parte dall’epoca del Settecento, rivive la Rivoluzione francese e la corrente del Romanticismo per poi arrivare ai movimenti artistici dell’Impressionismo, del Simbolismo e di tutte le Avanguardie novecentesche, senza poi dimenticare l’arte più contemporanea.
Realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la mostra, che va alla ricerca del contatto tra gli universi creativi dell’arte e della moda, è diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca.
…la mostra forlivese presenta la moda dipinta, ritratta, prodotta e scolpita. Un mondo, quello dei costumi e delle tendenze, che da sempre affascina alcuni tra i più grandi artisti, come Giovanni Boldini, Henry Matisse, Giacomo Balla, Piet Mondrian e Damien Hirst. I maestri dell’arte sono infatti riusciti a raffigurare pizzi, merletti, drappeggi, silhouette e trasformarli in racconti, sentimenti, segni di potere, di ricchezza, di riconoscimento e di protesta.
Finestre sull’arte descrive il progetto espositivo e le numerose collaborazioni con musei italiani a stranieri messe in atto per la raccolta dei materiali:
Tintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Josef Hoffmann, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirst insieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, Salvatore Ferragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior di John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti.
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