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Le macchine da guerra che strangolano l’Africa

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A cura di @conchita.

Internazionale propone una panoramica di Vijay Prashad sulla disastrata situazione del Niger e dei paesi confinanti tra presenza militare statunitense, uranio, armi, cocaina e profughi, che continuano ad essere una merce in balia dei trafficanti e spesso da questi abbandonati a loro stessi nel deserto:

La cocaina è una merce spaventosa. Ma ce ne sono altre: le armi e i profughi. Storicamente questa cintura di villaggi al confine con il Sahara ha avuto un ruolo molto importante nel passaggio dei caravanserragli che trasportavano oro, sale e armi. La creazione degli stati-nazione ha chiuso alcune delle vecchie rotte. In particolare la Libia, sotto il regime di Muammar Gheddafi, aveva sostanzialmente cancellato il commercio illegale dal Mali e dal Niger.

Immagine da U.S Airforces in Europe & U.S Airforces in Africa.

https://www.internazionale.it/opinione/vijay-prashad/2017/10/31/sahel-trafficanti-militari-stati-uniti


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