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Le macchine stanno diventando intelligenti come gli umani, forse

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John Thornhill discute in un articolo per il Financial Times tradotto su Internazionale i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale.

Può produrre in serie email, codici informatici, pubblicità online, trame per videogiochi, giri di chitarra e consigli per i costumi di Halloween. Può scrivere poesie che ricalcano in modo disarmante lo stile di Emily Dickinson, di Ernest Hemingway e perfino, se è allenato a farlo, un’immaginaria conversazione tra questi due autori. Le possibilità sembrano quasi infinite. Per questo, quando ho avuto l’opportunità d’interagire con Gpt-3 – un nuovo modello di generazione del linguaggio che negli ultimi mesi ha scosso il mondo dell’intelligenza artificiale – mi sono affidato al suo aiuto per scrivere una descrizione di me, chiedendogli di scriverla come se fossi Luke Skywalker, l’eroe di Guerre stellari.

Immagine da pxhere.


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