Un articolo del Sole 24 Ore riporta i dati sulle analisi delle motivazioni che spingono gli italiani a non avere figli, presentati da Alessandro Rosina, demografo e docente dell’Università Cattolica di Milano.
Le ragioni sembrano legate prevalentemente alla sfera economica (i costi) e a quella lavorativa (timore di perdere il lavoro) e organizzativa (carenza di servizi per le famiglie), indicate da più di un italiano su due (53,5%). Meno rilevanti, invece, la sfera personale (40,9%) e quella legata alla salute (36,4%).
Analizzando il dettaglio delle ragioni che rientrano nella sfera economica e lavorativa, secondo gli italiani, i costi da sostenere per mantenere i figli risultano essere la motivazione principale che spinge le persone a non fare figli (69,2%). Particolarmente degna di nota è anche la paura di perdere il lavoro o avere conseguenze professionali negative (60,2%) e la carenza di servizi per le famiglie con figli (55,1%).
Non siamo riusciti a passare dall’idea di un figlio come costo economico e come complicazione organizzativa per i genitori, a invece intenderlo come valore collettivo su cui tutta la società ha convenienza ad investire.
Per sensibilizzare sul fenomeno e avviare una discussione sul tema, il marchio Plasmon ha sponsorizzato la creazione di un corto, intitolato Adamo50, scritto con la collaborazione di Rosina e disponibile su YouTube.
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