A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo di Stefano Graziosi pubblicato su Lettera 43 parla delle forti divisioni in seno al partito democratico statunitense. L’autore sostiene che gli attriti tra centristi e radicali potrebbero favorire Donald Trump.
Innanzitutto, l’ormai atavica lotta tra i centristi e la sinistra non accenna minimamente a placarsi. Queste due galassie appaiono infatti sempre più distanti, mostrandosi fondamentalmente incapaci di instaurare un dialogo e – men che meno – di arrivare a una sintesi di carattere programmatico. I dossier divisivi non sono pochi. In primis, sul tavolo c’è la questione sanitaria: se i centristi hanno scelto di muoversi in senso conservatore limitandosi alla difesa di Obamacare, i radicali sono invece più propensi alla creazione di un sistema sanitario universale. Un altro elemento fonte di dissidio è poi il Green New Deal, il corposo piano ambientalista principalmente propugnato dalla neo deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez: se la sinistra si dice tendenzialmente convinta da questa proposta, le correnti centriste risultano invece piuttosto scettiche, considerandola nulla più che un esempio di demagogia utopistica.
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