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L’emergenza coronavirus – 24-25 Aprile 2020

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Sul sito della protezione civile si può vedere una mappa della situazione in Italia (qui c’è la versione per dispositivi mobili). Su VirusConV si possono trovare i dati per la situazione mondiale. Qui è disponibile un Google Sheet dove potete consultare l’andamento del COVID-19 in Italia.
Se ci sono articoli che vorreste vedere nel post di domani segnalateli qui.

Le donne si negativizzano prima. Il Veneto si è salvato perché abbiamo blindato gli ospedali

Selvaggia Lucarelli ha intervistato per The Post Internazionale il microbiologo Andrea Crisanti.

Luca Zaia lo chiama “l’uomo dei tamponi”: è a lui che ha affidato l’esperimento di Vo’ Euganeo, dove sono stati sottoposti a test tutti i cittadini. “L’ho chiamato e mi ha dato subito fiducia”, racconta il professore. Che poi spiega la particolarità del Coronavirus: “Si infettano i neonati, ma non i bambini fino a 10 anni”. L’intervista di Selvaggia Lucarelli

Come lo stato indiano del Kerala ha contenuto la diffusione del coronavirus

A strong health service and clear communication is key to communist-run Kerala’s success in tackling Covid-19.

Ne parla il Guardian.

L’Oms: metà dei morti nelle case di cura

Secondo le stime che arrivano dai Paesi europei, la metà delle persone che sono morte di Covid-19 erano residenti in case di cura. E’ una tragedia inimmaginabile”. Lo ha detto il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa.

Ne parla l’Ansa.

Questo nuovo coronavirus ha tutte le caratteristiche di un virus emerso dall’ambiente naturale

Lo dice un intervento intervento della biologa Barbara Gavallotti sul sito di La7.

La situazione in Brasile

Mentre il National Geographic parla dei primi decessi collegati al coronavirus tra le comunità indigene della foresta amazzonica, un articolo di Avvenire parla della grave situazione che si sta creando a Manaus.

l’amministrazione municipale sta costruendo delle fosse comuni per i seppellimenti: nel cimitero di Nossa Senhora Aparecida non c’è più un solo posto disponibile. E il sindaco Neto ha intenzione di chiedere aiuto al G7. A preoccupare è la rapida espansione del contagio a Manaus e nel resto dell’Amazzonia brasiliana, anche a causa delle presenza crescente di trafficanti di legname, come denunciato dall’arcivescovo di Porto Velho, dom Roque Paloschi, e dalla Rete ecclesiale panamazzonica (Repam).

La danza del coronavirus

di Qwerty

Tomas Pueyo ha cominciato una serie di articoli sulla risposta dei vari paesi al coronavirus, e su come si stanno organizzando per limitare i danni, nell’attesa che arrivi un vaccino o un’altra soluzione definitiva al problema. Nella prima puntata, compara quattro storie apparentemente di successo dell’Asia Orientale, ossia la Cina, Taiwan, la Corea del Sud e Singapore. La Cina sembra essersi lasciata il peggio dell’epidemia alle spalle attraverso misure di quarantena draconiane. La Corea del Sud e Taiwan sono riuscite sostanzialmente a evitare l’epidemia ed estese misure di lockdown, abbinando un tracciamento capillare (ma non basato su app apposite) alla distribuzione e produzione massiccia di mascherine (Taiwan è arrivata a produrre 10 milioni di mascherine al giorno, per una popolazione di 23 milioni di abitanti). Inoltre, entrambi i paesi si sono mossi appena possibile. Singapore, nonostante degli inizi promettenti, ha avuto recentemente una crescita di contagi nelle case-dormitorio per immigrati. Per Pueyo, è perché ha imposto troppo tardi una limitazione degli ingressi, e perché il suo sistema di tracciamento, basato su un’app apposita e su controlli non digitali, è stato poco efficace.

Isolare, isolare, isolare: l’approccio cinese alla quarantena

di Perodatrent

Daniel Falush, professore di genetica a Shangai, contesta sul Telegraph l’approccio che secondo lui alcuni paesi occidentali vorrebbero prendere, cioè quello di riaprire le attività e tenere sotto controllo l’epidemia aumentando il numero di test sulla popolazione (test, test, test).

Secondo lui invece l’approccio cinese della chiusura totale (lockdown) è più efficace, come dimostrato dalla rapidità con cui l’epidemia è stata posta sotto controllo.

In China, testing and contract tracing strategies have been built around the goal of isolating infected individuals from the rest of the population… As a result of these policies, the Chinese have been extremely efficient at removing infectious or potentially infectious individuals from the general population. By doing so, they cut down transmission to very close to zero quickly…

All’inizio, i casi sospetti erano quarantenati a casa, come si fa in occidente. Ma dopo una “vigorosa” discussione i partecipanti hanno accettato che un isolamento centralizzato era meglio, per evitare i contagi intrafamiliari. Così sono stati creati posti per l’isolamento dei positivi in spazi commerciali e sportivi, pochi giorni dopo la discussione (e questo giustifica le immagini che vediamo di persone su letti coperte di piumoni e vestite, in spazi comuni appena delimitati).

When you go to hospital, you temporarily lose some liberty and some privacy but accept the bargain in return for your own health. Central quarantining for Covid-19 is a bargain for the health of others that every responsible citizen should be able to accept. It is proportionate, justified and limited in time; when you are free of the virus, you go home.

Immagine da Wikimedia.


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