Coronavirus e mercati finanziari: siamo a Sarajevo 1914
Per Fabrizio Maronta – redattore, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di Limes – la pallottola è la pandemia, l’arciduca Francesco Ferdinando è il neoliberismo. O cambia il sistema o soccombiamo tutti. A partire dall’Europa.
Le banche centrali azzerano il costo del denaro, rendendo gratuito prenderlo a prestito in quantità pressoché illimitate. Varano massicci programmi di acquisto del debito pubblico, per sostenere le finanze dei governi.
Eppure, le borse registrano picchiate verticali, nel migliore dei casi paurose oscillazioni. Caso più unico che raro, queste coinvolgono insieme azioni e obbligazioni, anche pubbliche, a cominciare dai titoli del Tesoro americano..
Perché in questi drammatici frangenti niente sembra funzionare? Perché il panico attanaglia tutti i mercati e tutti i settori?
La spiegazione impone di guardare in tutte le direzioni: ieri, oggi e domani.
Data la situazione particolare Limes rende questo articolo leggibile gratuitamente.
Nascita di una pandemia
Un articolo-infografica del New York Times (link alternativo) spiega in maniera semplice ed intuitiva come si sia arrivati all’emergenza attuale.
È tempo di ripensare le Supply Chain globali?
The COVID-19 pandemic should be a wake-up call for managers and prompt them to consider actions that will improve their resilience to future shocks.
Ne parla un articolo del MIT.
L’ultimo saluto negato alle famiglie delle vittime del coronavirus
Un articolo pubblicato su Reuters e proposto su Internazionale con la traduzione di Andrea Sparacino riferisce sulle misure adottate in alcuni paesi circa la gestione dei decessi causati dal Covid-19.
Dentro un ospedale svizzero nell’era del Covid-19
In questo documentario di circa mezzora possiamo vedere come si sono preparati e come stanno affrontando l’emergenza Covid-19 in uno ospedale pubblico del Canton Ticino.
“A decidere cosa ci aspetta saranno i ticinesi con il loro comportamento: se sarà completamente irresponsabile, allora il picco arriverà veloce, alto, doloroso”.
Tuttavia, ha proseguito Llamas, “se il Ticino riuscirà a dimostrare che esiste un bene superiore al proprio egoismo, al proprio io, ovvero il bene della comunità, e la gente seguirà le indicazioni, resterà a casa, farà quello che bisogna fare, allora il picco sarà lento, più dolce e quindi noi potremo curare meglio i nostri pazienti”.
Dal Post:
La città di Wuhan ha iniziato ad alleggerire le restrizioni dovute al coronavirus
C’è una nuova ordinanza che irrigidisce i divieti sugli spostamenti
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