Fase 2, l’importanza della scienza in un Paese che non la comprende
Ciò che questi mesi di articoli, di trasmissioni televisive e perfino di dibattiti parlamentari hanno mostrato è una scarsissima consapevolezza diffusa delle dinamiche della scienza e della comunità scientifica. Prima irrisa e impoverita, ora blandita e idolatrata, ma mai, in fondo, compresa.
Ne parla il Sole 24 Ore.
Così il coronavirus colpisce anche il business del narcotraffico
La crisi generata dal coronavirus sta colpendo anche il traffico di droga, ne parla un breve articolo di Formiche.
Covid – What happens next
Nicky Case (un artista/programmatore) e Marcel Salathé (un epidemiologo) spiegano in un lungo post i modelli epidemiologici che spiegano la diffusione del Covid-19, e raffinano man mano i modelli e le simulazioni per predirre scenari futuri a medio e lungo termine.
A differenza di molti altri articoli divulgativi in questo caso, pur partendo dalle basi, si arriva a includere vari parametri nelle simulazioni, spiegando come l’utilizzo o meno di varie misure (test-trace-isolate, maschere, l’arrivo dell’estate, la disponibilità o meno di un vaccino, etc.) influiscano sul numero di contagi e persone in terapia intensiva.
La filiera alimentare alle prese con il coronavirus
Costruire sistemi alimentari sostenibili e resilienti è quindi fondamentale soprattutto in comunità altamente urbanizzate. Secondo la Fao, le città oggi consumano più dell’80% del cibo prodotto a livello mondiale e nelle periferie delle grandi metropoli milioni di persone vivono in cosiddetti deserti alimentari, senza accesso a cibo fresco e di qualità. Pensiamo per esempio alle difficoltà di nutrire una megalopoli di più di 10 milioni di abitanti come Wuhan in una fase di totale lockdown e agli effetti che questo può avere sulla salute pubblica, l’alimentazione e anche sulle crisi umanitarie.
Ne parla Affari Internazionali.
Immagine da Wikimedia.
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