A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo pubblicato su Internazionale racconta alcuni episodi della Grande Guerra con un approccio che mira a far sì che la narrazione resti al di fuori della retorica militare e nazionalista. Il pezzo dà ampio risalto al fenomeno della diserzione e a quello delle insubordinazioni collettive, cui, come spiega l’autore, fecero spesso seguito processi farsa ed esecuzioni sommarie.
La prima guerra mondiale è stata e rimane uno dei miti fondativi dello stato-nazione, soprattutto nei paesi vincitori. Gli anni tra il 1914 e il 1918 sono stati avvolti da un’aura di sacralità che ancora oggi si può cogliere nei monumenti, nei cimiteri e nelle cerimonie che ricordano la grande guerra. Per anni il conflitto è stato sottratto ad analisi obiettive ed è stato letto solo attraverso la lente deformante dell’eroismo, dell’onore, della patria, della propaganda bellica.
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