Su suggerimento di @AleMeis,
Alfio Mastropaolo su Il Lavoro Culturale propone una analisi in due parti – di cui presentiamo la prima – sullo Stato, sulle tensioni e gli interessi che l’hanno fatto nascere, sui suoi limiti.
Uscito di scena il marxismo, una questione è stata spesso trascurata. Lo Stato è un’istituzione di dominio, fatta di esseri umani in carne e ossa. Aiutano a riprenderla tre autorevoli scienziati sociali di estrazione tutt’altro che marxista: Charles Tilly, Norbert Elias e Pierre Bourdieu.
Punto di partenza ideale per rileggere questi tre autori è l’incipit a dir poco irriverente di Charles Tilly. «Se il racket costituisce la forma più raffinata di crimine organizzato, allora la minaccia della guerra e la costruzione degli Stati – classiche forme di racket col vantaggio della legittimità – costituiscono il più grande esempio possibile di crimine organizzato».
Immagine by Chris Tolworty [CC BY 2.0] via Flickr.
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