Collezionano sacchetti di plastica, si entusiasmano per gli idranti, e alcuni tengono registri ordinatissimi dei semafori osservati. No, non è un nuovo format di Black Mirror, ma la vita quotidiana – serenamente prevedibile – dei membri del Dull Men’s Club, un’associazione che riunisce uomini fieramente noiosi.

In questo articolo del Guardian, tra autoironia e affetto per il banale, scopriamo un mondo dove la routine è virtù, l’entusiasmo è misurato, e la noia non è un problema, ma una scelta di vita. Un club dove l’evento mondano dell’anno potrebbe essere… il censimento dei cartelli “Attenzione, strada sdrucciolevole”.

Un’occasione per sorridere, ma anche per riflettere sul nostro bisogno di essere sempre interessanti – e sul piacere, spesso sottovalutato, dell’ordinario.