Gernot Kramper su Stern racconta la storia di un filmato bellico che riprende una ragazza malconcia e dei tentativi di rintracciarla.
Nel maggio 1945, una donna ferita barcolla verso il capitano americano Oren W. Haglund e la sua macchina fotografica. È diventata un simbolo di sofferenza e per anni vi sono stati dei tentativi per identificarla.
Alla fine della seconda guerra mondiale, le truppe tedesche rimaste si riversarono ad ovest; sapevano che arrendersi agli Alleati avrebbe riservato loro un destino migliore che consegnarsi all’Armata Rossa. In queste colonne di disperati, la telecamera del Capitano Haglund riprende una figura femminile, il suo volto tumefatto, barcollante verso la telecamera. La bobina dura molto poco ed è archiviata come «Lost German Girl 1945».
Carlos Xander ha dedicato un blog all’identificazione della donna nel filmato. Le varie ipotesi ad oggi si sono rivelate infondate:
Ad oggi, non si sa chi sia questa ragazza, né da dove venga né a quale ramo dell’esercito tedesco dell’epoca sia appartenuta, né la nazionalità.
Quello che si sa è l’appartenenza all’esercito tedesco (nel video presenta la sua identificazione e viene fatta sedere con altri soldati, se fosse una civile continuerebbe la sua marcia); si sa anche che dopo le riprese è stata portata in un campo di detenzione temporaneo non lontano da lì a Ejpovice; poi la croce rossa l’ha mandata al campo di detenzione femminile di Ragensbur Germania.
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