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Luciano Canfora. Catilina, una rivoluzione mancata

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Il filologo Luciano Canfora, al salone del libro di Torino di quest’anno, ha tenuto una conferenza (link al video) sulla ben nota congiura di Catilina, analizzando le fonti, Cicerone e Sallustio su tutti, e dando una sua visione sugli eventi in cui furono coinvolti anche due dei futuri triumviri, Cesare e Crasso, che da li a non molto contribuiranno a minare ciò che restava delle istituzioni politiche della repubblica romana.

L’occasione è stata la presentazione del suo nuovo libro intitolato “Catilina, una rivoluzione mancata” al Salone del Libro di Torino 2023. Il libro è recensito da Marco Ferrario sull’Atlante Treccani, dove il lavoro di Canfora viene descritto come un “magistrale affresco di storia romana”:

Il volume si suddivide in quattro parti e trentanove capitoli dedicati rispettivamente (parte 1) ad un inquadramento storico dell’intera vicenda sullo sfondo delle trasformazioni della repubblica, dei suoi ordinamenti e della sua politica (interna ed internazionale) all’indomani dell’esperienza sillana; prosegue con una dettagliata presentazione dei – convulsi – eventi che anticiparono e seguirono la cosiddetta congiura (parte 2); si sofferma poi (parte 3) su un capitolo tanto appassionante quanto trascurato di storia della storiografia ruotante intorno alle cruciali elezioni al consolato per l’anno 62 a.C. ed infine chiude, con un tocco di erudita eleganza, indagando nella parte quarta la genesi e gli intrecci dei resoconti a nostra disposizione nonché, aspetto forse decisivo ai fini dell’indagine contemporanea, esplorando le reti di dipendenza reciproca di quanto siamo oggi in grado di leggere con il profluvio di fonti che la tradizione non ha conservato ma in mancanza delle quali non si capisce nulla (o quasi) di quanto è pervenuto.

Anche Mirko Muccilli sulle pagine di Fatti per la storia recensisce il lavoro di Canfora:

Un ulteriore aspetto che vale la pena sottolineare è il magistrale impiego delle fonti antiche di Canfora durante l’intera narrazione. Fonti della storiografia romana che lo storico non si crea problemi nel definire come “la prosecuzione della politica con altri mezzi“. Oltre a citarle frequentemente l’autore interroga le fonti di continuo evidenziando di volta in volta le incongruenze e gli aspetti più compositi che emergono dalla loro analisi, mostrando, in tal modo, tutte le insidie che gli storici sono costretti a fronteggiare quando devono affrontare temi legati al passato antico.


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