The Eagle ci parla delle Mary Jane, scarpe dalla storia affascinante la cui nascita risale a oltre un secolo fa.
Originariamente conosciute come “Buster Brown”, queste scarpe erano destinate ai ragazzi e prendevano il nome dal personaggio di un fumetto dei primi del ‘900. Con il tempo, sono diventate popolari tra le ragazze e sono state rinominate “Mary Jane” in onore della compagna di Buster Brown.
“Buster Brown” è un fumetto creato da Richard F. Outcault, apparso per la prima volta il 4 maggio 1902 sul New York Herald. Il protagonista, Buster Brown, è un giovane ragazzo di città con genitori benestanti, noto per il suo aspetto grazioso e i suoi scherzi. Buster è spesso accompagnato da Mary Jane e dal suo cane parlante, Tige.
Il fumetto è diventato molto popolare e ha ispirato una linea di scarpe per bambini della Brown Shoe Company, che ha adottato Buster Brown come mascotte nel 1904. Le storie di Buster Brown erano caratterizzate da scherzi e marachelle, seguite dalla promessa di comportarsi meglio, che però non veniva mai mantenuta. Il personaggio di Buster Brown ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare dell’epoca, influenzando altri fumetti e persino la moda, con il famoso “Buster Brown suit” per ragazzi.
Negli anni ’20, le Mary Jane erano un must per le flapper, le giovani donne ribelli dell’epoca, che le indossavano per ballare fino all’alba. Il termine flapper si riferiva a un tipo di giovane donna degli anni ’20, caratterizzata da uno stile di vita e di abbigliamento ribelle e moderno. Le flapper erano note per il loro atteggiamento disinvolto e indipendente e spesso sfidavano le convenzioni sociali dell’epoca. Indossavano abiti corti, tagliavano i capelli in stile bob, amavano ballare il Charleston e frequentare i jazz club. Le flapper rappresentavano un cambiamento culturale significativo che valorizzava la libertà e l’emancipazione delle donne.
Negli anni ’60, icone di stile come Jane Birkin, indossando versioni con tacco basso e cinturino, hanno contribuito a rendere le Mary Jane ancora più popolari.
Negli anni ’90, le Mary Jane sono tornate in auge nella scena grunge, spesso abbinate a calze nere e minigonne. Il grunge è un movimento musicale e culturale nato a Seattle alla fine degli anni ’80, caratterizzato da un suono grezzo e distorto, con influenze dal punk rock e dall’heavy metal. Oltre alla musica, il grunge ha influenzato anche la moda, con uno stile caratterizzato da abiti informali e spesso trasandati, come camicie di flanella, jeans strappati e scarpe da ginnastica. Questo look rifletteva l’atteggiamento anti-consumista e ribelle del movimento.
Il film “Clueless”, una rivisitazione moderna del romanzo “Emma” di Jane Austen, ambientato in una scuola superiore di Beverly Hills e diretto nel 1995 da Amy Heckerling, ha poi contribuito a dare a queste scarpe un’estetica più preppy, un termine che descrive uno stile di abbigliamento e un atteggiamento associato agli studenti delle scuole preparatorie private negli Stati Uniti, caratterizzato da un look pulito, classico e ben curato. “Clueless” ha avuto un impatto duraturo sulla moda e sul linguaggio, introducendo termini e stili che sono diventati parte della cultura popolare.
Negli anni 2010, le Mary Jane hanno fatto un altro ritorno con lo stile indie sleaze, diventato popolare negli Stati Uniti, caratterizzato da un look disordinato e spensierato, vintage e spesso volutamente trasandato, con influenze dagli anni ’70 e ’80. Questo stile è stato adottato da molte sottoculture hipster e indie rock ed è stato reso popolare da musicisti, modelli e personalità di internet come Pete Doherty e Kate Moss.
Oggi, le Mary Jane sono di nuovo di moda: la loro versatilità e praticità le hanno rese un’icona di moda senza tempo, capace di adattarsi a vari stili e generi.
It’s no doubt that Mary Janes are an iconic shoe. History speaks for itself — the shoes have lasted in fashion for a hundred years. Nearly every decade has had its own Mary Jane renaissance. The longevity of the shoe can be attributed to its versatility in aesthetics and its practicality, proving anyone of any style or gender can style a pair of Mary Janes. The verdict is: they are Timeless.
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