A cura di @Giulio Cesare.
Un post di Zhistorica racconta il problema del alcolismo nelle popolazione native americane, in particolare presso i Maya, assoggettate agli spagnoli nelle fasi successive della conquista e delle conseguenze di questo fenomeno sulle popolazioni native, già danneggiate dalla durezza dei conquistadores.
Secondo le stime di Nancy Farriss, vera autorità per quanto riguarda i maya post-classici e coloniali, gli indigeni insieme ai meticci e ai mulatti, ma senza contare le donne (alle quali non era permesso bere), bevevano una media di 7,38 frascos di acquavite (nome che veniva genericamente dato a qualsiasi bevanda alcolica tra i 40 e i 45 gradi circa) all’anno pro capite, contando ogni maschio non bianco di più di sette anni. Il frasco era un recipiente destinato a contenere il vino ed equivaleva probabilmente all’otre castigliana che può contenere circa 16 litri. Abbiamo così un consumo annuale di 118,1 litri pro capite.
Immagine da Wikimedia.
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