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Miliardari in orbita

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In un articolo pubblicato su Doppiozero, Francesco Guglieri racconta la “corsa allo spazio” intrapresa da alcuni miliardari passando in rassegna opere letterarie e riflettendo sulla società contemporanea.

Il 20 luglio 2021, Jeff Bezos, il fondatore e presidente di Amazon e l’uomo più ricco del pianeta, decolla insieme a altri tre compagni di viaggio, tra cui il fratello Mark, su una “navicella” posta in cima a un razzo della Blue Origin, azienda astronautica che ha fondato e possiede, raggiunge lo spazio – o meglio, raggiunge un’altezza dal suolo terrestre tale da essere convenzionalmente indicata come “spazio” – e torna a Terra. Qualche giorno prima, l’11 luglio, un altro miliardario, Richard Branson proprietario della Virgin Galactic, aveva partecipato a un volo della sua compagnia. Jeff Bezos e Richard Branson, con Elon Musk e la sua Space-X, sono i protagonisti di questa strana, affascinante, inquietante “corsa spaziale” tra miliardari. Una gara allo spazio che assomiglia (molto vagamente) a quelle delle superpotenze durante la Guerra Fredda: dietro un sapiente storytelling (l’investimento in public relation per queste imprese è pari solo a quello ingegneristico) fatto di “sogni di bambino finalmente realizzati” o “gara tra Paperoni” c’è la conquista (se non proprio l’invenzione) di un enorme business fatto di appalti con le agenzie spaziali nazionali, cargo privati, turismo spaziale.

Guglieri conclude con una certa amarezza:

Il volo dei miliardari nello spazio, allora, è anche il racconto del padrone che osserva dall’alto, da fuori, i suoi possedimenti, dopo che la sua fame predatoria ha estratto tutta la ricchezza possibile da un pianeta di colpo ristretto a una piccola, fragile biglia blu.

Ma quanto inquinano questi voli? Prova a rispondere a questa domanda un articolo del giornalista scientifico Sandro Iannaccone pubblicato su Wired .

Insomma, è ufficialmente cominciata l’era del turismo spaziale. E quindi, dietro i lustrini, è lecito (e doveroso) cominciare a pensare anche all’impatto ambientale che avranno questi lanci nel lungo termine. La comunità scientifica, effettivamente, ha già iniziato a porsi il problema.

Su segnalazione di NedCuttle21(Ulm) e Gattone.

Immagine da Pixabay

 


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