Il 29 agosto è morto il leggendario produttore reggae/dub Lee “Scratch” Perry. Un articolo di Rolling Stone ricorda la sua figura, mentre Radio 3 lo omaggia riproponendo una vecchia puntata di Battiti dedicata a lui e ad altri artisti giamaicani.
«È il Salvador Dalì della musica», disse Keith Richards a Rolling Stone nel 2010. «È un mistero. Il mondo è il suo strumento. Devi solo ascoltare. Più che un produttore, sa come ispirare l’anima dell’artista. Come Phil Spector, ha il dono non solo di sentire suoni che non vengono da nessun’altra parte, ma anche di tradurre quei suoni ai musicisti. Scratch è uno sciamano».
Nato poverissimo, Perry iniziò a lavorare come aiutante di uno studio discografico negli anni ’50, scrivendo e producendo pezzi che non gli vennero mai attribuiti. Fondò poi il suo studio, producendo un singolo di successo, People Funny Boy, che fu una hit nel 1968. Nel 1973 fondò nel giardino di casa sua a Kingston la Black Ark, lo studio di registrazione attraverso cui passarono i più noti musicisti giamaicani. Più avanti nella sua carriera, collaborò con gli artisti più vari: da Paul McCartney ai Beastie Boys, dai Clash a Brian Eno.
«Il basso è il cervello e la batteria è il cuore», ha detto Perry a Rolling Stone nel 2010. «Ascolto il mio corpo per trovare il ritmo. Da lì, è solo sperimentare i suoni degli animali nell’arca».
Immagine: Wikimedia Commons
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