A cura di @Cek77.
Con le vittorie ottenute in gara 4 Washington e Cleveland raggiungono la semifinale della Eastern Conference, eliminando rispettivamente Toronto e Boston.
Per i Cavs la vittoria ha però un sapore amaro, la battaglia sul TD Garden lascia strascichi pesante: un infortunio alla spalla per Kevin Love, che potrebbe fargli saltare almeno 2/3 settimane e compromettere il prosieguo dei playoff, e la certa squalifica di JR Smith, espulso in gara 4 per un colpo proibito rifilato sotto canestro, sembrano minare le certezze della squadra guidata da Lebron per il prossimo turno.
Ad Ovest invece i Clippers di un sontuoso Chris Paul pareggiano i conti con gli Spurs e tornano a Los Angeles forti di una ritrovata inerzia nella serie, in quella che attualmente è la sfida più incerta ed equilibrata di questo turno.
Per concludere Dallas prolunga la serie con Houston vincendo gara 4.
Questa notte sono in programma 3 partite: Chicago e Atlanta hanno il loro secondo match-point, questa volta casalingo, contro Milwaukee e Brooklyn, mentre nella Western Conference Memphis può chiudere i conti contro Portland in 4 gare, ma dovrà fare a meno di Mike Conley, messo KO da uno scontro fortuito con CJ McCollum in gara 3, che gli è costato multiple fratture facciali.
Nei giorni scorsi abbiamo segnalato un articolo su Klay Thompson, e abbiamo tutti sotto gli occhi il gran canestro di Steph Curry per mandare ai supplementari gara 3 contro i Pelicans. Oggi su Grantland troviamo un articolo che racconta la parabola della carriera di Steph Curry, dall’infanzia vissuta nel dietro le quinte dell’NBA seguendo il padre Dell, ai suoi trascorsi al college con Davidson, fino agli infortuni dei primi anni NBA e all’esplosione delle ultime due stagioni. Una carriera che probabilmente in pochi avrebbero pronosticato così luminosa, sarà lui l’MVP della stagione?
E per continuare a parlare di MVP, segnaliamo un articolo sull’MVP del 2011, Derrick Rose, finalmente tornato ai livelli che gli competono (e per questo, viste le sfortune degli ultimi anni, facciamo ogni scongiuro del caso), aiutato anche da una squadra che finalmente non deve contare solo su di lui per essere pericolosa in attacco in questi playoff
E per concludere ecco a voi la top 10 di giornata:
Nell’immagine Steph Curry, by Keith Allison [CC BY-SA 2.0] via Flickr
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