OpenAI, creata per evitare una corsa all’intelligenza artificiale (AI), ne ha invece lanciata una, ha commentato questa settimana Jamie Metzl, consulente di geopolitica e innovazione. Non ho trovato riferimenti diretti a prevenire una corsa all’AI nelle dichiarazioni originarie di OpenAI (che come sapete è il laboratorio dietro al lancio di tecnologie come ChatGPT) ma certo nel 2015, quanto questa organizzazione era ancora del tutto no-profit, aveva come obiettivo dichiarato “di far progredire l’intelligenza digitale nel modo in cui è più probabile che l’umanità nel suo complesso ne tragga beneficio, senza essere vincolati dalla necessità di generare un ritorno finanziario. Poiché la nostra ricerca è libera da obblighi finanziari, possiamo concentrarci meglio su un impatto umano positivo”.
Ora invece, come hanno notato altri, non si può chiudere Twitter per un paio d’ore senza riaprirlo e trovarsi di fronte a qualche nuovo progresso, prodotto, plugin, abbonamento, annuncio e comunicato stampa legato all’intelligenza artificiale.
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