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Nicolas Théodore De Saussure e la scoperta del ruolo biologico della CO₂

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Agrarian Sciences presenta la figura di Nicolas Théodore De Saussure (1767–1845), un biologo svizzero, chimico e studioso di fisiologia vegetale. Figlio del celebre naturalista Horace-Bénédict de Saussure, Nicolas Théodore ha compiuto ricerche pionieristiche nel campo della fitochimica e della fotosintesi.

“In Italia sotto i Borgia vi furono guerre, terrore e carneficine ma vennero fuori Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci ed il rinascimento. In Svizzera non vi fu che amore fraterno ma in 500 anni di amore e di pace cosa ne è venuto fuori? L’orologio a cucu.”: questa la battuta che il grande attore Orson Welles pronuncia nel film “Il terzo uomo”, battuta tanto feroce quanto infelice perché trascura molti personaggi illustri provenienti dalla piccola nazione centro-alpina (la famiglia Bernouilli, Horace Benedict de Saussure, e poi De Candolle, Le Courbusier, Forel, Muller, Rohrer, Ernst, ecc.).

Figlio di Horace Bénédict de Saussure, noto esploratore alpino e professore all’Università di Ginevra, Nicolas Théodore durante le spedizioni con suo padre svolse osservazioni sulla composizione dell’atmosfera e la densità dell’aria. Nel 1789, scalò il Monte Rosa, conducendo esperimenti sul peso dell’aria e confermando la legge di Boyle-Mariotte e si appassionò alla chimica e alla fisiologia vegetale, accumulando osservazioni originali sulla nutrizione minerale delle piante.

Allo scoppio della Rivoluzione partì per l’Inghilterra ritornando a Ginevra nel 1802, spinto dalla speranza di assumere la cattedra di fisiologia vegetale presso la locale Accademia ove fu invece nominato professore onorario di mineralogia e geologia, titolo che manterrà poi fino al 1835. Deluso per non poter insegnare la materia che aveva assorbito la sua attenzione fin dalla sua prima pubblicazione nel 1797, chiese un periodo di aspettativa e non tenne mai corsi presso l’Accademia.

Nicolas Théodore De Saussure ha gettato le basi per la nostra comprensione della fotosintesi e del ruolo della CO₂ nella nutrizione delle piante. La sua ricerca ha avuto un impatto duraturo sulla scienza vegetale e sulla nostra conoscenza dell’ecosistema vegetale. Nel 1804, pubblicò l’opera “Recherches chimiques sur la végétation” a Parigi, frutto di 7 anni di ricerca.

Verso Nicolas Théodore De Saussure la fisiologia vegetale e l’agricoltura hanno un debito culturale enorme che si lega soprattutto all’opera rivoluzionaria “Recherches chimiques sur la Végétation” con la quale, anche sulla scorta dei lavori di fisiologia vegetale del XVIII secolo, dimostrò in modo sperimentalmente rigoroso che la nutrizione carbonica delle piante avviene per via stomatica a partire dalla CO2 atmosferica.
Tale scoperta converte di colpo quello che era visto come un “gas di scarto” del metabolismo dei viventi nel mattone fondamentale della vita sul pianeta, vita che come sappiamo è fondata sulla chimica del carbonio. Dopo la scoperta di De Saussure,  la limitazione carbonica alla produttività dei vegetali coltivati si colloca in una prospettiva totalmente nuova per cui l’elevato sviluppo dell’apparato fogliare deve mirare ad esaltare non solo l’intercettamento della radiazione solare e gli scambi idrici con l’atmosfera ma anche l’assimilazione stomatica di CO₂. In tale chiave va letta la stessa concimazione organica del suolo, che costituisce il pabulum per i microrganismi che non solo liberano nutrienti per i vegetali (azoto, fosforo, potassio, macrolementi secondari e microelementi) ma altresì rilasciano CO2 che dal suolo passa all’atmosfera per essere assorbita dalla vegetazione sovrastante (effetto Reinau). La scoperta di De Saussure contribuì in modo determinante alla sconfitta della teoria umistica, secondo cui le piante assumevano il carbonio dalle radici e dunque l’humus era la chiave di volta della fertilità.

De Saussure è quindi uno dei pionieri nello studio della fotosintesi e ha aperto la strada alla biochimica delle piante. A partire dal 1808 infatti, De Saussure pubblicò una serie di articoli importanti, la maggior parte dei quali è dedicata a una rigorosa analisi delle reazioni biochimiche che avvengono nella cellula vegetale. Il suo nome è anche associato ai generi botanici “Saussurea” e “Saussuria”.


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