Su suggerimento di @corvoninety
Qusto articolo del New York Times si interroga sul fatto che il regime della Corea del Nord sia da considerarsi “pazzo” o “razionale”, arrivando alla conclusione che, in realtà, il regime di Pyongyang sia molto più razionale di quanto solitamente si pensi. La sua belligeranza è funzionale al mantenimento in vita di un regime isolato dal mondo, che può sopravvivere solo chiamando in causa la minaccia di un nemico esterno.
It put the country on a permanent war footing, justifying the state’s poverty as necessary to maintain its massive military, justifying its oppression as rooting out internal traitors and propping up its legitimacy with the rally-around-the-flag nationalism that often comes during wartime.
In questo senso la volontà di avere la bomba atomica può essere vista come la chiave di garanzia contro il pericolo di un’invasione americana, specialmente dopo aver avuto la conferma, data dalla deposizione di Gheddafi, che pur rinunciando ai progetti nucleari non si è al sicuro dal possibile regime change di Washington.
Weak states that face more powerful enemies must either make peace — which North Korea cannot do without sacrificing its political legitimacy — or find a way to make any conflict survivable.
Immagine di (stephan) via Flickr, CC BY-SA 2.0
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