A cura di @francisco quintay.
Un articolo su le Scienze illustra la tecnica innovativa con la quale si è riusciti a identificare tracce di DNA di specie umane estinte analizzando i sedimenti di siti archeologici in cui erano assenti resti fossili, distinguerle da contaminazioni o altro materiale genetico non umano.
La tecnica è stata elaborata da Svante Pääbo, già noto per aver sequenziato il genoma dell’uomo di Neanderthal, ricavandolo da fossili – ma essendo i fossili molto rari, questa soluzione apre nuove, affascinanti prospettive sulla possibilità di dimostrare la presenza e distribuzione delle specie umane estinte anche quando i fossili non ci sono.
Immagine da pixabay.
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