Su suggerimento di @Orgo.
Si sa da decenni che in diverse case di Pompei c’erano biblioteche estese, che potrebbero portarci ad una conoscenza molto migliore della letteratura e filosofia del I secolo, se si potessero leggere i papiri che vi erano conservati. Solo che il calore li ha resi nero carbone, non srotolabili, fragilissimi e, chiaramente, illeggibili.
Usando alcune tecniche analitiche non invasive, questa settimana un gruppo di ricerca ha riportato la possibilità di leggere tali papiri, o almeno alcune parole in uno di essi. Potrebbe essere un interessante passo in avanti, per la papirologia? Qui l’abstract dell’articolo originale.
E per tutti gli amanti dell’archeologia, ma soprattutto per tutti quelli che hanno amato giocare coi mattoncini colorati più famosi del mondo, @valerrima regala questa fantastica ricostruzione di Pompei.
Dai commenti
@MrWasabi88 segnala un articolo dal sito della Biblioteca Nazionale di Napoli, dove si parla della storia della scoperta e degli studi sui papiri di Ercolano.
@Arsenios invece ci racconta qualcosa su uno degli autori ritrovati nei papiri, Filodemo di Gadara.
Immagine tratta da Wikimedia Commons.
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