A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Su Rolling Stone, Matt Taibbi critica gli attacchi ad Alexandria Ocasio-Cortez.
Tutti gli attacchi a Ocasio-Cortez hanno una cosa in comune: la convinzione che lasciar libera l’ala più estrema del partito possa creare il caos, e alienare il “grande centro” che di solito decide le elezioni presidenziali. È incredibile come i leader di entrambi i partiti riescano a crederci davvero. Non si rendono conto dei cambiamenti innescati da decenni di catastrofi economiche – la scomparsa della manifattura e la comparsa di due gigantesche bolle speculative, tra le altre cose – che hanno cambiato l’America, ora un paese controllato da piccoli gruppi di leader miliardari, circondati da una popolazione emarginata e con un patrimonio netto inesistente.
I media hanno descritto nello stesso modo tutti i movimenti politici “diversi” degli ultimi due anni: populismo irrazionale ed emotivo, energia stupida che dev’essere “illuminata” dal grande centro per ottenere ordine, pace, felicità eccetera. Alla Ocasio-Cortez è successa esattamente la stessa cosa.
Immagine da Wikimedia.
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