La Commissione per la protezione dei dati irlandese (Dpc) ha multato Meta per un totale di 390 milioni di euro. L’autorità ha respinto la difesa del colosso dei social, secondo il quale gli utenti accettano di ricevere annunci basati sui loro gusti e il loro profilo nel momento in cui accettano i termini e le condizioni di accesso, stipulando un «contratto» implicito con le piattaforme.
Secondo Guido Scorza, componente del collegio del Garante della privacy italiano, la multa potrebbe colpire realmente il bilancio e il modello di business dei social e delle piattaforme digitali perchè obbligherebbe ad offrire a loro un alternativa.
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