Termina il 26 marzo 2023 al Metropolitan Museum di New York la mostra Chroma: ancient sculpture in color. L’esposizione esplora le tecniche e i materiali che rendevano policrome le opere d’arte antiche, avvalendosi di metodi scientifici all’avanguardia per indagare i pigmenti utilizzati e cercando di comprendere quale significato questi colori avessero nell’antichità.
La mostra restituisce al visitatore i colori come li avrebbero visti i contemporanei. L’identificazione dei pigmenti richiede un lavoro multidisclipinare:
Chroma mette in evidenza l’antica policromia delle opere d’arte della collezione del Met e rivela nuove scoperte sui colori sopravvissuti, identificati grazie ad analisi scientifiche all’avanguardia e a ricerche approfondite da parte del personale curatoriale, di conservazione, di ricerca scientifica e di imaging del museo. La mostra presenta una serie di sorprendenti ricostruzioni a colori di importanti sculture – create da Vinzenz Brinkmann, capo del Dipartimento di Antichità della Collezione di Sculture Liebieghaus di Francoforte sul Meno, e da Ulrike Koch-Brinkmann – che trasmettono la brillantezza e la portata della policromia antica. Accostate a opere originali greche e romane raffiguranti soggetti simili, le ricostruzioni si basano sui risultati di tecniche fotografiche e spettroscopiche avanzate e su ricerche comparative di opere d’arte antiche. In questa sede viene presentata anche una nuova ricostruzione di una scultura greca arcaica raffigurante una sfinge presente nella collezione del Met, completata dal team di Liebieghaus in collaborazione con il Met.
Un video disponibile sul canale youtube Arttrip rende possibile aggirarsi tra le sale della mostra e vedere le opere esposte:
In questo video visitiamo la nuova mostra del Metropolitan Museum of Art intitolata Chroma: Ancient Sculpture in Color. La mostra rivela la storia dell’antica scultura greca e romana, un tempo colorata, vivacemente dipinta e riccamente ornata di ornamenti dettagliati.
Un articolo sul Daily Art Magazine presenta la mostra e pone qualche domanda. Un totale di 17 ricostruzioni a colori, alcune affiancate agli originali, di fronte alle quali è inevitabile chiedersi quanto accurata storicamente sia tutta l’operazione. Gli stessi responsabili della mostra hanno dichiarato al New York Times che si tratta essenzialmente di un’approssimazione:
È un processo iterativo per avvicinarsi sempre più alla verità. Non si raggiungerà mai la verità assoluta.
Il tentativo quindi è di utilizzare la tecnologia, insieme ai dati archeologici e letterari, per creare le ricostruzioni più probabili, pur riconoscendo che i risultati acquisiti saranno sempre aperti al dubbio e alle domande:
Il Met indica che la mostra Chroma si concentra su quattro argomenti principali: la scoperta e l’identificazione del colore e di altri trattamenti superficiali su opere d’arte antiche, la ricostruzione e l’interpretazione della policromia sulla scultura antica greca e romana, il ruolo della policromia nel trasmettere un significato all’interno dei contesti greci e romani e la ricezione della policromia in epoche successive.
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