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Può un antico cereale di poche esigenze essere il futuro della birra?

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Il Guardian pubblica un articolo che riporta un’iniziativa imprenditoriale per diffondere la coltura del fonio (Digitaria exilis), un cereale coltivato in Africa da sempre, ma che finora non ha avuto una diffusione maggiore per la difficoltà di trattamento dopo il raccolto. Questa difficoltà lo ha relegato a un ruolo secondario quando i paesi africani sono stati colonizzati dagli europei, che hanno puntato su produzioni di cereali più produttivi.

Un famoso cuoco senegalese che ha un ristorante a New York ha proposto a un birraio americano di usare il cereale per produrre birra, notando che sia il fonio ed altri cereali sono già usati in diversi paesi africani per produrre birre vendute localmente.

Secondo l’imprenditore il fonio, che ha bisogno di meno acqua di altri cereali, può essere una soluzione alle difficoltà imposte dal cambiamento climatico. Il birraio commenta così l’iniziativa:

As an African American brewer, I have been told my entire career, more than 30 years … that beer comes from Europe. That’s not even vaguely true; in fact it’s entirely false. Beer is from Africa. It’s always Africa. Every single society, north, south, east to west, on the entire continent has its own brewing traditions.


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