Nicolas Camut su Politico raccoglie alcune dichiarazioni dei politici europei su futuri scenari bellici europei.

Secondo Camut la carrellata delle dichiarazioni, sebbene infarcita di condizionali, dimostra nuove preoccupazioni dei capi di stato e governo europei rispetto al comportamento della Russia.

Il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, ritiene che un attacco russo «potrebbe essere possibile» in una finestra temporale di cinque–otto anni e invita il popolo tedesco a «convivere di nuovo con il pericolo e prepararci – militarmente, socialmente e in termini di difesa civile».

Simili toni da parte del personale NATO e dei paesi che della NATO non fanno (ancora) parte:

Mercoledì scorso, il presidente del comitato militare dei capi nazionali della NATO, l’ammiraglio Rob Bauer, ha dichiarato che l’alleanza militare si trova ad affrontare “il mondo più pericoloso degli ultimi decenni” e ha chiesto una “trasformazione bellica della NATO”.

All’inizio del mese, il comandante in capo della Svezia, generale Micael Bydén, ha invitato gli svedesi a “prepararsi mentalmente” alla guerra.

Lo stesso giorno, il ministro svedese della Difesa civile Carl-Oskar Bohlin ha avvertito che “la guerra potrebbe arrivare in Svezia”.