Su suggerimento di @Gianni Schicchi.
Il critico Gian Paolo Serino stronca il romanzo Le otto montagne, vincitore dell’ultimo premio Strega, accusandolo di aver prodotto un libro “preconfezionato da mesi di marketing”:
In sintesi: Cognetti diventa Garrone e addirittura «la fabbrica è agitata da scioperi»: per dire che, in questo libro, ogni parola è studiata per non scontentare nessuno. “Agitata” è il termine più morbido al mondo per raccontare quegli anni di piombo, ma Cognetti-Garrone non vuol ferire nessuno, lettori di destra e di sinistra basta che facciano classifica.
Immagine da Pixabay.
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