Su suggerimento di @pinaz81.
«In assenza di un chiaro e definito quadro normativo nazionale, non sarà la Regione Liguria a mettere a rischio 3mila posti di lavoro, tra bar e piccoli esercizi di vicinato. Ogni insegna che si spegne è un presidio in meno delle nostre strade e dei nostri quartieri»
Questo, in sintesi, il pensiero del presidente della regione Liguria Giovanni Toti, che ha annunciato una moratoria di un anno all’entrata in vigore della Legge Regionale 17 del 30/04/2012, che prevede:
1. Ai fini della presente legge, l’autorizzazione all’esercizio di
cui all’articolo 1, ai sensi del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773
(Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e
successive modificazioni ed integrazioni, non viene concessa nel
caso di ubicazione in un raggio di 300 metri, misurati per la
distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi
grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri
istituti frequentati principalmente da giovani o strutture
residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o
socio-assistenziale ed inoltre strutture ricettive per categorie
protette. L’autorizzazione viene concessa per cinque anni e ne può
essere chiesto il rinnovo dopo la scadenza. Per le autorizzazioni
esistenti il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in
vigore della presente legge.
2. Il Comune può individuare altri luoghi sensibili in cui può
non essere concessa l’autorizzazione di cui al comma 1, tenuto
conto dell’impatto della stessa sul contesto urbano e sulla
sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità,
l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.
3. E’ vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura
o all’esercizio di sale da gioco.
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