Una trentina di alcune scuole francofone dell’Ontario hanno deciso di eliminare dai propri scaffali libri offensivi verso gli aborigeni canadesi. descrive l’iniziativa, in alcuni casi portata a termine per mezzo di veri e propri roghi.
Il comitato di gestione delle scuole ha individuato nelle proprie librerie 4.700 titoli sconvenienti — per esempio per la rappresentazione stereotipata dei nativi, razzismo, appropriazione culturale — e ha deciso di distruggerli o riciclarli. Il progetto si chiama Redonnons à la terre, ed è stato pensato come «gesto di riconciliazione» verso gli aborigeni.
La prima «purificazione del fuoco» si è tenuta nel 2019, quando sono stati bruciati i primi 30 libri; le loro ceneri sono state usate per concimare un albero. La portavoce Lyne Cossette spiega:
[M]olti saggi e anziani aborigeni hanno partecipato e sono stati consultati nelle varie fasi: dall’idea, alla valutazione dei libri, all’iniziativa di piantare gli alberi. […] Simbolicamente, alcuni libri sono stati usati come fertilizzante.
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