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Riscolarizzare la società

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Giacomo Tinelli, su Il Tascabile, dopo un excursus sull’origine dell’attuale sistema della scuola media unica ricorda le critiche a suo tempo sollevate da Pasolini secondo il quale

“Per quanto riguarda gli anni oggi perduti nelle scuole medie, penso che bisognerebbe sostituire le scuole con un rapporto più diretto con la realtà della vita e del lavoro. Per esempio mandare i ragazzi in campagna a partecipare ai lavori agricoli, nelle fabbriche […] nelle botteghe […]”

e in generale l’idea secondo cui la scuola media fosse un modo per “idealizzare” gli studenti e allontanarli dalla realtà lavorativa creando un’intellettualità borghese che ignora il lavoro manuale e riproduce disuguaglianze sociali.

Fatte queste premesse Tinelli si interroga sull’eredità della “proposta” di Pasolini per finire ad indagare l’attuale sistema dell’alternanza scuola lavoro che scontrebbe ancora quella separatezza tra la realtà della scuola e quella del lavoro in quanto

“Così concepita, l’esperienza dello studente nel mondo del lavoro è lontanissima dall’esperienza della realtà produttiva nel suo complesso. Piuttosto, si tratta di un’efficace esperienza di sfruttamento.”


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