Su suggerimento di @Ander Elessedil.
Nelle regioni occidentali dell’Iran, abitate da una maggioranza di etnia curda, è da alcuni giorni in atto una rivolta che ha già provocato una manciata di morti, numerose manifestazioni, centinaia di arresti e un clima da legge marziale per le strade di varie città.
La scintilla è stata la morte di Farinaz Khosravani, una cameriera curda di 25 anni che si è lanciata da una finestra, morendo, per sfuggire a un tentativo di stupro da parte di un ufficiale. Sembra che il padrone dell’hotel dove lavorava l’abbia venduta in cambio di una stella (ci sono varie versioni della storia e non c’è modo di avere notizie certe. Nei giorni successivi il regime ha fatto circolare molte notizie di segno diverso).
Qualunque sia stato il motivo della morte di Farinaz essa è assurta a simbolo della minoranza curda oppressa dal regime iraniano. Nelle strade ci sono ogni giorno migliaia di persone e attivisti (quello intervistato da IBS è curdo siriano, fuggito dalla repressione di Assad) sui social network promettono che la protesta continuerà e aumenterà.
Immagine in Pubblico dominio di Simko da Wikimedia Commons (Mahabad, città dove ci sono state le proteste)
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