A cura di @Anna.
Un fotoracconto del National Geographic parla e mostra il ritorno di alcuni sasi o Sassoni di Transilvania in questa regione della Romania, in cui si erano insediati nel dodicesimo secolo.
“Negli anni Trenta molti Sassoni furono attratti dall’idea nazista della ‘germanicità’ che si estendeva al di là dei confini politici della Germania. E’ stata la prima volta che si sono sentiti in connessione con quel paese”, osserva Magno.
Alcuni hanno combattuto al fianco delle truppe di Hitler. Quando la Seconda guerra mondiale è terminata sono stati considerati perlopiù collaboratori dei nazisti dai sovietici, arrestati e spediti in campi di lavoro in Siberia e in Ucraina.
Coloro che sono rimasti dovettero fare fronte al regime comunista di Nicolae Ceaucescu, durato dalla metà degli anni ’70 fino alla fine degli anni ’80. Il dittatore, che sognava una Romania omogenea espropriò molti Sassoni spingendoli a chiedere rifugio agli stati vicini.
Immagine da Wikimedia.
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