Su suggerimento e a cura di @INC

Si è svolta la scorsa settimana la 24 ore di Le Mans, una delle corse più leggendarie della storia del motorsport (anzi, LA corsa), in cui la Porsche #2 di Dumas/Jani/Lieb ha vinto grazie ad un colpo di scena all’ultimo giro che ha fermato la Toyota #13 di Davidson/Buemi/Nakajima.

Ma la cosa più sbalorditiva è stata la gara, nella categoria LMP2, della Morgan-Nissan #84 di Tinseau/Bouvet/Sassuet: quest’ultimo è un uomo d’affari francese che nel 2012 subì l’amputazione di tutti e quattro gli arti a causa di un’infezione fulminante. Da quel momento in poi, il suo scopo nella vita diventò quello di correre alla 24 ore di Le Mans, per dimostrare che la disabilità non poteva fermarlo.

Dopo un incontro con un organizzatore della 24h, Vincent Beaumesnil, venne concesso un posto in griglia alla Morgan-Nissan, categoria LMP2, modificata per poter accogliere Sassuet. Ma non solo: l’auto è infatti in grado di accogliere al posto di guida anche gli altri due piloti normodotati del team SRT41, come mostrato nel video dell’articolo linkato.

Il 18 giugno 2016 alle ore 15 l’auto #84 si è presentata sulla linea di partenza ed ha finito 24ore dopo in 38esima posizione generale, davanti ad una decina di altre auto.

 

Immagine di Motori Italia via Flickr, CC BY 2.0