A cura di @Lowresolution (modificato).
Come riporta Linkiesta, nel “Decreto Crescita” è spuntata una norma che salva la cosiddetta “app Parisi”, dal nome del neo presidente Anpal e esperto del Mississippi dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, voluto dal ministro Di Maio. La norma consente all’Anpal la scelta, eventualmente anche senza gara, del software per l’incrocio dei dati tra domanda e offerta di lavoro, per un totale di 100 milioni di Euro. Eppure, spiega ancora Linkiesta, sono almeno quattro le agenzie del lavoro in Italia che hanno un software potenzialmente migliore di quello scelto dal Governo per cercare lavoro a chi chiederà il reddito di cittadinanza, senza bisogno di un “Navigator”, a cui si aggiunge anche un algoritmo “open source” dell’università di Cassino.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.