Su suggerimento arrivato via mail.
Il massacro di Srebrenica è avvenuto venti anni fa, l’11 luglio 1995, quando più di 8.000 bosniaci musulmani sono stati uccisi da alcune truppe serbo-bosniache di Ratko Mladic e dalle «Tigri di Arkan» di Željko Ražnatović. Srebrenica all’epoca era sotto il controllo speciale dell’ONU e dei suoi caschi blu. Il massacro è avvenuto durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, uno dei tanti conflitti all’interno della più “ampia” guerra civile dell’ex-Jugoslavia. È particolarmente importante ricordare il non intervento dell’ONU, di cui non è ancora chiaro il motivo.
È di qualche giorno fa la notizia che la bozza votata in seduta ONU, per accordare al massacro lo status giuridico di genocidio, non è stata approvata a causa del veto della Russia, inoltre Cina, Venezuela, Nigeria e Angola si sono astenuti.
Qui una galleria fotografica del Corriere, qui un’altra sempre del corriere sui graffiti dei soldati olandesi nella base ONU (erano infatti gli olandesi che operavano come caschi blu in quella zona, in quel periodo: un anno fa il tribunale olandese li dichiarò responsabili di più di 300 morti). Qui un articolo dell’Irish Times sulle celebrazioni, mentre qui la dichiarazione ufficiale di Federica Mogherini, ministro degli esteri dell’Unione Europea.
Qui invece le testimonianze di alcuni sopravvissuti.
In Serbia le manifestazioni commemorative sono minacciate di violenze dagli ultranazionalisti. Per far capire quanto è ancora attuale, foto del corteo che ha portato alla scoperta di decine di resti in una fossa comune.
Poco fa il premier serbo è dovuto allontanarsi da Srebrenica.
Immagine “Srebrenica landscape” di Dans-eng – Opera propria. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons
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